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lunedì 17 ottobre 2011

Zara online - Solo per capire...

Per una fashion add la domanda è una: perché dovrei fare shopping online?

Per un qualunque essere umano che non sia obbligato a portare tacco 12 e reggiseno e, diciamolo, con un po’ di sale in zucca, la risposta vien da se. E’ comodo! Ovvio!

Questa è la classica frase che fa scuotere la testa ad una donna e le fa stampare sul viso una sorta di sorrisetto; un ghigno che in realtà è un misto tra la pena, che prova per l’interlocutore solitamente maschio, e la consapevolezza che se è vero che la strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni noi la vogliamo percorrere tutta pur di avere quello stiletto, al quale non possiamo proprio rinunciare e che siamo certe, renderà il mondo un posto migliore.

In realtà una risposta giusta non c’è. L’e-commerce sta decollando per infiniti motivi, è indubbiamente la forma di vendita con il più rapido tasso di crescita. Zara, il brand spagnolo controllato dal colosso Inditex, si è fatta attendere non poco ma finalmente da circa sei mesi è online, ma lo fa ormai da leader mondiale del settore, con un fatturato off line stimato al gennaio 2011 di 12,6 miliardi di euro e di 13,9 per quello successivo. E con quasi 768 milioni di pezzi tra abbigliamento e accessori venduti l'anno scorso a livello di gruppo. La torta delle vendite in rete fa gola al señor Amancio, tuttora a capo di un ufficio stile di 280 ragazzi e ragazze nel quartier generale di La Coruña che sforna qualcosa come 27mila modelli all'anno. Ora si vuole tastare il mercato con il marchio di punta per poi allargare l'esperimento agli altri brand, segmentati verso le giovanissime, Bershka, o verso il classico formale Massimo Dutti.

Quindi se queste sono le previsioni, possiamo finalmente dimenticare l’orrendo rituale dei camerini di prova dove, grazie a quelle potentissime illuminazioni, l’immagine riflessa non è certo la tua con tutta quella cellulite e quelle occhiaie che nemmeno Kate Moss… no no, ormai sei certa quella non sei tu! Potremo finalmente provare i nostri acquisti a casa davanti a quello specchio che c’è tanto caro, perché ci fa taaaanto magre, olè!

C’è un asso non da poco nella manica del grassoccio magnate spagnolo: un sito organizzatissimo. Possiamo vedere un lookbook con outfit completi, ci sono video ben studiati per presentare le collezioni, la newsletter che t’informa ogni settimana degli ultimi arrivi e una star guest dal sangue blu come Stella Tennant a garanzia del glamour. Tutto funziona, tutto è in stile Zara.

Partendo da una previsione ottimistica di aumento del 10% delle vendite di Zara per un anno intero nei sei paesi si arriverebbe a un incremento del 3% del fatturato del gruppo (a parità di negozi) e dunque a una crescita dell'Ebit del 10%.

Già accessibile in 11 paesi d’Europa, il sito di e-commerce di Zara è stato esteso dal 3 marzo agli acquirenti della Danimarca, della Norvegia, della Svezia e della Svizzera. Lanciato il 2 settembre 2010 in Spagna, in Germania, in Francia, in Italia, in Portogallo e nel Regno Unito, il sito si è poi esteso all’Austria, al Belgio, all’Irlanda, ai Paesi Bassi e al Lussemburgo. Secondo il piano di sviluppo presentato l’anno scorso dalla casa madre, Inditex, i prossimi paesi su cui il portale di e-commerce dovrebbe essere lanciato entro l'anno sono gli Stati Uniti, il Giappone e la Corea del Sud. Ma non abbiate fretta, il 23 marzo potremo finalmente tirare le somme di questi primi sei mesi online. A fronte di tutto questo mi rendo conto che, in un futuro nemmeno troppo lontano questa globalizzazione ci porterà a vestire tutte allo stesso modo! Quindi dove finirà “ce petit quelque chose” cui noi donne ci appelliamo per sentirci speciali?