martedì 8 maggio 2012

Voglia di abbronzatura, ma in mancanza di sole...




“…Estate/ il sole che di giorno/ ci scaldava/che splendidi tramonti dipingeva/
adesso brucia solo con
furor/odio l'estate/che ha dato il suo profumo ad ogni fior/
l'estate che ha creato il nostro amore
per farmi poi morire di dolor…” 

Chi ha cantato versi così appassionati, con quella dolcissima rassegnazione che solo un amore estivo finito sa regalare, non può essere altro che un grande pensatore.
L’estate è IL momento; il momento della rinascita, della fioritura, della sabbia bagnata sotto la schiena nuda e sai già che il giorno dopo te ne pentirai, è il momento delle stelle che ti sembra di non aver mai visto prima, degli ombrelloni tutti uguali e del padrone dello stabilimento che ti conosce da trent’anni e comunque non ti saluta mai, è quel momento dove ti scopri e riscopri qualcuno davanti al fuoco acceso cantando sempre la stessa canzone. Ah, l’estate…croce e delizia!
C’è ancora un po’da aspettare, ma possiamo illuderci di portarne un pezzetto piccolissimo sulla pelle almeno con la tintarella. Abbronzarsi è meraviglioso, si ha subito la sensazione di star meglio, è un esercizio mentale.
Oggi lo possiamo fare comodamente a casa grazie ai tanti prodotti autoabbronzanti che assicurano, oggi molto più di un tempo, colorito uniforme e dorato. L’effetto nature è assicurato scegliendo la nuance che più si avvicina al nostro incarnato, ma un tono più scuro. La cura nell'applicazione è fondamentale per scongiurare antiestetici aloni giallastri; armiamoci di buona pazienza e spalmiamo e massaggiamo a dovere avendo cura che il prodotto si assorba. Attendiamo almeno 20 minuti, il tempo di sorseggiare un martini con oliva, prima di infilaci nel vestito più primaverile che abbiamo...rigorosamente lasciando scoperte braccia e gambe.
In salviette, spray, crema o gel l’autoabbronzante è un raggio di sole che fende il grigiore dell’inverno, e chissà che non riesca a regalarci qualche dolcissima emozione con un po’ d’anticipo.

lunedì 30 aprile 2012

Focus labbra, accendiamo i riflettori

Labbra da sogno!

L’operazione tintarella è ormai iniziata, pelle dorata o un leggero colorito bonne mine, c’è un altro step necessario: dare fuoco alle labbra.
Un unico flash, i riflettori sono tutti puntati su questo strumento di seduzione.
Che siano carnose, sottili o a forma di cuore via libera a colori golosi, fruttati, lucidissimi, vibranti. Direttamente dalle passerelle ecco le ultimissime tendenze per questa Spring/Summer 2013: indubbiamente il rosso, che non passa mai di moda, tingerà come ormai da qualche tempo anche le unghie; ma anche l'albicocca, il nude e i colori forti.
Inaspettatamente ritorna anche l'effetto gloss, ovvero labbra lucide senza colore, quasi effetto bagnato che avevamo accantonato nel 2012, ma con agenti curativi/protettivi e per le afose serate di festeggiamenti ok al luccichio di glitter dorati.
Per chi vuole osare ancor di più, la stagione soleggiata è l’ideale con tutte le sfumature dell’arancio (attente alle occhiaie, questi colori tendono a metterle in risalto!), del geranio, e ancora fuxia e fluo per vitaminizzarsi dopo un lungo inverno.
Se il focus è sulle labbra lasciamo che gli occhi rimangano nude, magari “cancellandoli” con ombretti naturali effetto bagnato e aiutiamoci solo con una matita illuminante all’angolo interno dell’occhio.
Il mascara è d’obbligo, sempre, ça va sans dire…

lunedì 27 febbraio 2012

Marni at H&M

L'otto marzo è vicino ed io sono prontissima. Già mi vedo sgattaiolare tra un'orda di fan impazzite, nascondendo tra gli artigli un po' di cosette by Marni. A questi eventi del tipo "ultimo concertodei Take That", benchè io non ne fossi proprio avvezza, si va preparate ed io ho studiato moltissimo! Non voglio ancora proferir verbo sulla capsule collection in questione; mi limiterò solo a qualche cosuccia che ho selezionato per il mio armadio.
Pezzi in perfetto Marni style sia nei motivi che che nelle forme. Adoro Consuelo Castiglioni e la sua creatività, lei invece evidentemente non ama troppo le donne mediterranee ...io, formosa come sono, non sono molto a mio agio con il destrutturato classico della Maison, quindi punterò sugli accessori. Assolutamente fantastici! 
Dopo la delusione di Versace, H&M ha optato per un'eleganza discreta dal sapore architettonico con tagli fifties e stampe di archivio.
Ci piace parecchio!

lunedì 30 gennaio 2012

Saldi, ansia da prestazione...


Questa è una strana città. Vai in centro di sabato pomeriggio e guardandoti attorno non riesci a focalizzare nulla; davanti a te una massa indistinta di carne tremolante e sudaticcia trasforma il tuo sport preferito nel peggiore degli incubi. Questo è lo scenario che puntualmente si staglia dinanzi ai tuoi occhi innocenti ogni volta che c’è il primo giorno di saldi.
Mestamente ti dirigi verso questo fiume in piena, con la paura nello sguardo cerchi di farti largo per raggiungere una vetrina…mai idea fu più sbagliata. Ti trascinano e non ti lasciano scampo, ti costringono a entrare dove proprio non vorresti, nel low cost fast fashion che più low e più fast non si può. Te ne fai una ragione e tra commesse infuriate e avventrici assatanate non riesci a ragionare. La testa rimbomba, le gambe si fanno pesanti e passi circa mezz’ora davanti allo stesso capetto in acrilico dal colore fluo che, al 99,9% non indosserai mai, ma fa tanto ragazza della grande metropoli e non tradirà le tue origini. Quindi? Ovviamente lo acquisti, che domande! D’altronde hai avuto mezz’ora per analizzare quell’0,1% di possibilità di indossarlo:
1. quando darai (forse) una fighissima festa anni ’80
poi quando…mmmmmmm….(aspetta c’erano almeno altre tre occasioni in cui l’avresti potuto sfoggiare)…
2. ad una serata al Plastic
eeeeeeee poiiiiiiiii…..mmmmmmm…Va be dai ma tanto poi sdrammatizzato si può mettere altre mille volte! SDRAMMATIZZATOOO??? Ma come fai a “sdrammatizzare” una pezza fluorescente che urla chiaramente da tutte le trame (se ne ha!) del suo 100% acrilico: “ma che diavolo ti sei buttata addosso?”???
Cerchi di giustificare goffamente il tuo gesto totalmente irrazionale con la scusa che l’hai pagato due soldi.
Ti ritrovi in strada in maniche di maglietta, nonostante i -10°, e solo la sostanziosa e imbarazzante peluria delle tue braccia color latte ti spinge a indossare nuovamente il pullover. Ti fai coraggio e cammini decisa, certa che lì fuori c’è ancora un’occasionissima  che ti aspetta e non sarai certo tu, vecchia volpe da shopping, a fartela sfuggire! Continui il tuo giro ma questa volta alzi il tiro ed entri in una catena comunque fast ma meno low.  Appena entri, ti dirigi verso la parte dello store che pare “meno battuta”, intenta a tirar giù l’impossibile da uno stand ti accorgi che la signora che ti è affianco si è appena accasciata al suolo. Ecco lo sapevo la “sciura” co’ sto caldo è venuta meno! Mentre cerchi di chiamare il 118 e t'immagini già su un’ambulanza a sirene spiegate, noti che la signora ha degli spasmi. La situazione si complica e tu ti avvicini per cercare di darle un primo soccorso; nell’avvicinarti ti rendi conto  che stringe una tacco 12 tra le mani, non la molla! “Signorina mi dia una mano, presto, non riesco proprio a farla entrare!” ti urla in faccia, “Sarà perché è un paio di numeri in meno del mio?”, ti chiede. Sei lì immobile, attonita. Il sudore freddo della paura, che fino a un minuto prima ti perlava la fronte, si trasforma in una vampata di calore rabbioso. Le scippi le scarpe dalle grinfie e fuggi, fuggi verso una cassa stranamente deserta. Paghi e scappi. Ti guardi continuamente alle spalle per il timore che la mefistofelica sia riuscita a individuarti tra la folla, nonostante la tua camaleontica mimetizzazione. Ti sembra di essere in salvo una volta conquistato il portone di casa, ma anche lì non è che ti senta tanto al sicuro, d’altronde si sa le shopaholic sono tremende… no?